Sonnolenza durante il giorno

La narcolessia è un disturbo neurologico che causa una perdita improvvisa della lucidità e la necessità fisica di addormentarsi. Le caratteristiche di questo disturbo sono eccessiva assopimento diurna. In alcuni casi, potrebbe esserci un’improvvisa perdita di tono muscolare, che è accompagnata da allucinazioni uditive o visive. Questo vale soprattutto per gli maschi di qualsiasi età, ma soprattutto tra i 16 ei 24 anni. Non si sono scoperte delle narcolessia cause precise, in ogni caso si sospetta che la malattia possa essere ereditaria.

La narcolessia: il disturbo del sonno pericoloso

Questa patologia è il disturbo dell’addormentamento primario, che consiste nel cambiare la transizione dalla veglia al sonno e si manifesta irresistibilmente e quotidianamente per almeno 3 mesi. La narcolessia in Italia colpisce circa 4 persone ogni 10 mila abitanti. Per ridurre il addormentamento improvviso durante il giorno, si consiglia uno stimolante Modafinil per aiutarti a rimanere sveglio durante il giorno.

Addormentarsi è un processo indispensabile per la nostra sopravvivenza e trascorriamo circa un terzo della nostra vita in un sogno. Un buon riposo notturno si associa a:

  • un buon funzionamento dell’organismo;
  • un recupero dell’energie consumate durante il giorno;
  • un migliore tono dell’umore.

In una persona sana, l’addormentamento segue le leggi del ritmo circadiano, che inducono il nostro corpo a dormire e a stare sveglio. In un ciclo del sonno normale esiste una fase di addormentamento seguita da un sonno profondo ed infine dalla cosiddetta fase REM.

L’eccessiva sonnolenza improvvisa durante il giorno porta a una riduzione della vigilanza, incapacità di mantenere un’attenzione costante e rallentare i processi decisionali, fino al addormentamento improvviso nel mezzo di un’attività anche mentre si parla con qualcuno. Si tratta di un disturbo estremamente debilitante che compromette la vita di chi ne è affetto sotto tanti punti di vista, da quello personale a quello lavorativo.

Come riconoscere narcolessia: i sintomi e diagnosi

Si sospetta che il problema sia da rapportare ad un difetto biochimico del sistema nervoso centrale e che la malattia possa essere una caratteristica ereditaria.

Vediamo i narcolessia sintomi principali:

  • La cataplessia è caratterizzata da una repentina perdita del tono muscolare in seguito ad una forte emozione. Molti narcolettici soffrono di disturbi dell’umore. Un’emozione intensa, a volte una semplice risata, può provocare una paralisi muscolare o uno svenimento.
  • Un altro sintomo è la assopimento diurna. L’aspetto più difficile è che questa necessità di chiudere gli occhi e dormire non coglie nelle situazioni di monotonia, quando il soggetto è seduto sul divano davanti alla televisione o mentre legge.
  • Allucinazioni ipnagogiche. Un sintomo, di grande impatto sulla vita della persona narcolettica, sono le esperienze allucinatorie, uditive, visive o tattili.
  • La paralisi del sonno. Più vicino allo stadio di addormentarsi o immediatamente dopo il risveglio, il corpo è completamente paralizzato, anche se il paziente rimane in piena coscienza. Questa è una forma di parasonnia in cui una persona non può muoversi o reagire; accompagnato da una forte sensazione di dolore e paura.

Più in generale, questa condizione può essere di due tipi: quella di tipo 1 presenta tutti e quattro i sintomi appena descritti, mentre quella di tipo 2 non prevede la cataplessia.

Un altro aspetto molto indicativo della malattia è il fatto che chi vi soffre entra nello stato del sonno REM (quello durante il quale si sogna) solo dopo 5-10 minuti dall’addormentamento notturno, mentre in chi non ha problemi questa fase sopraggiunge dopo circa 90 minuti. Questa condizione è una malattia incurabile e persino cronica. Tale patologia se diagnosticata può essere tenuta sotto controllo.

Come recuperare dalla narcolessia

Questa condizione è un disturbo che, se non diagnosticato e non trattato, può danneggiare la vita personale e professionale di coloro che ne soffrono. La terapia per mitigare i sintomi della patologia può essere, contemporaneamente, farmacologica e non farmacologica:

  • il Modafinil, uno farmaco che aiuta a rimanere svegli.
  • Fare riposini ogni due ore circa.
  • Assumere sostante stimolanti come caffè, tè e coca cola.

Si consiglia di mangiare frutta e verdura ed evitare cibi che possono essere appesantiti. È necessario che il paziente impari ad avere orari regolari di addormentamento, evitare lo stress e l’esercizio fisico a fine giornata. Ed infine è da evitare il fumo, perché la nicotina può essere un eccitante del sistema nervoso. È necessario creare un ambiente accogliente in cui riposare, una stanza buia, non troppo calda, né troppo fredda, magari avvolti solo dal silenzio.

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